Già, la Coca Cola: l’azienda, si disse all’epoca, in
un primo momento non gradì la citazione, ma probabilmente capì di essersi
ritrovata tra le mani la più formidabile delle campagne pubblicitarie gratuite.
Sta di fatto che, a detta del produttore Guido Elmi, la Coca Cola Company non
si fece mai viva con l’entourage di Vasco né pretese risarcimenti in tribunale.
Ovviamente, non mancò chi volle vedere nella citazione della
famosa bibita un riferimento quasi esplicito alla cocaina (che come avrebbero
detto le cronache dell’anno dopo, era molto presente nella vita di Vasco), ma
accreditiamo il rocker di Zocca di abbastanza buon gusto e ironia da rifuggire
da un giochetto così banale. Piuttosto, vale la pena di leggere nel testo una presa in giro
del consumismo imperante e dei suoi riti (gli slogan che diventavano frasi di
uso comune), quanto di un linguaggio radiofonico sempre più uguale a se
stesso e stereotipato. Insomma, contenuti
inaspettatamente caustici dietro la semplicità di una filastrocca che portò
comunque il brano a trionfare al Festivalbar '83
e a diventare il tormentone di quell’estate.
Musicalmente, Bollicine parte con un riff rimasto storico, scritto dal produttore dell’album Guido
Elmi, autore, peraltro, di tutta la struttura armonica del brano, vale a dire
la successione di accordi su cui ideare la melodia, come anche
dell’arrangiamento. Elmi si è sempre detto
“specializzato in strutture armoniche”: sue sono
quelle di molti brani di Vasco, da Brava Giulia a Stupido Hotel, passando per Siamo
solo noi, Giocala e Vivere o niente... In questo caso, il suo nome non compare
tra gli autori perché all’epoca non era ancora iscritto alla SIAE.
Come arrangiamento, Elmi aveva in mente un suono molto “pulito”,
un po’ alla Steely Dan (suo grande amore dell’epoca) e l’ostacolo principale
che trovò nel realizzare quel clima fu relativo alla sezione ritmica e in
particolare alla batteria. Non a caso, nelle sessions di Bollicine si alternarono
addirittura 4 batteristi. Ma, come ebbe a spiegare Elmi, “non si capiva mai
dove fossero cassa e rullante, erano tutti ottimi musicisti, ma venivano da
situazioni musicali che magari tendevano al jazz-rock, o cose così...”.
L’album BOLLICINE (che peraltro contiene anche pietre miliari
come Vita spericolata o Una canzone per te - Dodi Battaglia dei Pooh alla
chitarra, indicato nei credit come Dodi Battagia) avrebbe venduto, negli anni,
più di un milione di copie. Nel 2012, la rivista «Rolling Stone» lo ha inserito
al primo posto dei cento dischi italiani migliori di sempre.
0 comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.