Il nuovo lavoro discografico dei Renanera si intitola "L'uomo torna mare" ed è pubblicato per festeggiare i dieci anni di carriera del gruppo. La copertina del disco è stata realizzata con un dipinto del poeta-pittore Alberto Barra.
Nono album, progetto di musica etnica, costituito da musicisti con alle spalle un bagaglio di notevoli esperienze e successi. Tra tutti spicca la figura di Unaderosa, incredibile interprete.
L’album trasmette tutta la brezza e il profumo del mare, come cita anche il titolo, è cantato in dialetto napoletano e risente delle contaminazioni di quegli artisti che abbiamo imparato ad amare e che ci fanno ballare al ritmo della taranta e del dub (Eugenio Bennato e gli Almamegretta, per citarne alcuni).
Le ambientazioni sono mediterranee, le colorazioni risultano vivaci sui toni dell’azzurro, i versi sono profondi e spietati a tratti, almeno tanto quanto è aspra la terra lucana. Il ritmo è incalzante come l’onda quando il mare si alza, non diventa tempesta ma si muta in richiamo.
Cosa si può raccontare ai giornalisti di questa terra che ci circonda? La denuncia non riguarda più solo il Sud, ma tutto il mondo che ormai patisce in maniera trasversale dopo anni di sfruttamento. Potrebbe sembrare la storia di pochi, e invece riguarda tutti se solo aprissimo gli occhi. È un disco che prende chi lo ascolta, che cattura e che merita di essere apprezzato.
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